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La città che ospita il Festival sorge sulle falde meridionali dell’Etna. I tesori culturali e archeologici presenti sul territorio evidenziano tracce di vari periodi: neolitico, greco, romano e normanno. Le molteplici antiche tradizioni della civiltà contadina locale testimoniano il fiero passato di una comunità che ha dovuto “riscrivere” la propria storia in quanto nel marzo 1669 una terribile eruzione distrusse il centro urbano, celermente ricostruito negli anni successivi. Oggi è possibile ammirare i resti dell’antico paese in un’area archeologica unica nel suo genere in Europa (denominata “Campanarazzu”), ove si erge tra la roccia lavica un vistoso campanile. Fino alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, Misterbianco era un semplice borgo agricolo alle porte di Catania, mentre oggi è uno dei comuni più popolosi della provincia (quasi 50.000 abitanti) nonché uno dei più importanti poli a vocazione industriale, commerciale e culturale della Sicilia orientale, tanto da essere stato recentemente insignito del titolo di “Città”. Negli ultimi anni la città si è anche distinta per la realizzazione di significative attività di promozione turistica, quali il Carnevale (famoso per “i Costumi più belli di Sicilia”) ed altri eventi di rilevanza nazionale, primo tra questi la Fiera Didacta Italia Edizione Siciliana.

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